Nonostante le sue origini si perdano nei meandri della Tanzania, la Zamioculcas è diventata un must delle case italiane solo di recente. Si hanno testimonianze di Zamioculcas in appartamento già verso la fine degli anni Novanta, ma è dagli anni Duemila che diventa un vero e proprio successo.

La Zamioculcas è una pianta sempreverde semi-succulenta, nasce in Tanzania e si riconosce tra mille per la sua caratteristica forma composta da lunghi fusti carnosi e ricchi di foglie coriacee, robuste, di un verde molto acceso.

Se in salute, produce molti arbusti e molte foglie, nonché in alcuni casi anche qualche infiorescenza bianca e a forma di piccola pannocchia. Come fare, però, a prendersene cura nel modo giusto? Ecco alcuni consigli per non sbagliare mai.

Prendersi cura della Zamioculcas nel modo migliore   

Cominciamo col dire che la Zamioculcas è una pianta che vive molto bene in interno. Soffre poco il caldo, ma non può sostenere temperature troppo rigide. Ama il sole, ma non la luce diretta sulle foglie, che potrebbero bruciarsi. Può resistere anche senza luce, ma la crescita di foglie e arbusti è inevitabilmente rallentata.

C’è chi la definisce “la pianta dei principianti” perché ha bisogno di pochissima manutenzione, essendo una semi-succulenta: poca acqua, per esempio, perché un eccesso di umidità rischia di peggiorare lo stato di salute della pianta. Un bicchiere ogni 10 giorni in primavera ed estate, un bicchiere al mese, addirittura, quando fa molto freddo.

La Zamioculcas non ha bisogno di potature, anche se ci sembra che qualche ramo si possa seccare. Se necessario, la potatura può avvenire anche solo nella fase finale, quando il ramo è seccato completamente.