Come prendersi cura delle orchidee

Le orchidee sono tra le piante più richieste per la consegna fiori a domicilio, nonché tra le più delicate da preservare. Esistono però alcune accortezze per prendersene cura nel modo più giusto. 

Regalare fiori e piante è tra i gesti più significativi per dimostrare vicinanza e affetto. Al contempo, ricevere questo dono reca un diffuso senso di gioia e benessere. Dopo l’iniziale entusiasmo, capita però di chiedersi come prendersi cura di quella pianta di modo che possa rimanere sana e bella il più a lungo possibile. Se dunque ti hanno regalato un’orchidea, troverai utile conoscere alcune importanti informazioni per prendertene cura nel migliore dei modi. 

Curare le orchidee: cosa c’è da sapere

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In natura esistono circa 30.000 specie di orchidee, in prevalenza terricole e semplici da coltivare. Nei negozi di fiori o nei vivai vengono venduti quasi sempre degli ibridi, come le meravigliose orchidee che presentano un’alternanza di colori come bianco e rosa o bianco e fuxia. 

Alcune di queste piante nascono come specie di montagna, vivendo anche a 2mila metri di quota e fiorendo da ottobre a marzo. Altre invece sono originarie dell’Asia tropicale e possono fiorire lungo tutto l’anno, anche più volte. Le orchidee prediligono ambienti in penombra: la luce, in ogni caso, non deve essere mai diretta. La temperatura diurna ideale è di circa 21°, quella notturna di 15°. 

Non esiste uno specifico periodo per rinvasare le orchidee, ma se è possibile meglio optare per maggio, a cadenza biennale. E’ preferibile posizionare l’orchidea in un vaso di terracotta o in alternativa di plastica, purché sia perfetto per la pianta, né troppo piccolo né troppo grande. Bisogna inoltre premurarsi di usare un terriccio specifico. Gli esperti consigliano la corteccia di pino a grana mediofine, con eventuale aggiunta di pomice o agriperlite soprattutto se l’orchidea non è più giovane. 

E per quanto riguarda l’innaffiatura e la concimatura delle orchidee? Vanno innaffiate due volte a settimana e comunque mai meno di una volta, per evitare che la pianta possa raggiungere il punto di secchezza. Con il concime si interviene su pianta umida ogni due o tre settimane, con metà dose rispetto a quella normale di un concime bilanciato.

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